In questa sezione si accede alle informazioni sulle Quadriennali d'arte, dalla prima del 1931 alla quindicesima del 2008. La scheda di ciascuna mostra rinvia anche agli artisti partecipanti e ai materiali documentari conservati nel nostro Archivio Biblioteca. Il primo campo consente una ricerca libera. In alternativa si può selezionare una mostra dall'elenco.


titolo
  • 16a Quadriennale d'arte
    Altri tempi, altri miti
sede
  • Palazzo delle Esposizioni, Roma
 
organi e commissioni
  • Quadriennale di Roma
    Presidente: Franco Bernabè
    Direttore Generale: Ilaria Della Torre

    Azienda Speciale Palaexpo
    Commissario per la gestione provvisoria: Innocenzo Cipolletta
    Direttore Generale f.f. e Direttore area amministrazione e controllo di gestione: Fabio Merosi
    Co-direttore generale e Direttore operativo e risorse umane: Daniela Picconi

    Commissione selezionatrice dei progetti curatoriali:
    Marco Belpoliti, Nicola Di Battista, Maria Grazia Messina, Giuseppe Penone, Angela Vettese

    Curatori:
    Simone Ciglia e Luigia Lonardelli, Michele D'Aurizio, Luigi Fassi, Simone Frangi, Luca Lo Pinto, Matteo Lucchetti,
    Marta Papini, Cristiana Perrella, Domenico Quaranta, Denis Viva

    Giuria premi:
    Ferran Barenblit, Wolker W. Feierabent, Susanne Pfeffer, Carlo Bach

    Ufficio mostre:
    Federica Guida, Flaminia Bonino, Ludovica Muscettola

    Progetto di allestimento:
    Francesca Elvira Ercole con Paolo Pezza, Luca Caselli
descrizione
  • Inaugurata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la 16a Quadriennale d'arte è promossa e organizzata dalla Quadriennale di Roma e dall'Azienda Speciale Palaexpo. Allestita al Piano Nobile di Palazzo delle Esposizioni su oltre 2000 metri quadrati, presenta 10 sezioni espositive ideate da 11 curatori, 99 artisti con 150 opere, tutte recenti, molte realizzate per l'occasione. Il titolo è ispirato alla raccolta "Un weekend postmoderno. Cronache dagli anni Ottanta" dello scrittore Pier Vittorio Tondelli, che offre una narrazione per frammenti dell'Italia degli anni Settanta. Analogamente, la 16a Quadriennale è concepita come una mappatura mutevole delle produzioni artistiche e culturali dell'Italia contemporanea e ognuna delle dieci sezioni espositive approfondisce un tema, un metodo, un'attitudine, una genealogia che connota i progetti artistici.
    Simone Ciglia e Luigia Lonardelli in "I Would Prefer Not To / Preferirei di no", presentano una selezione di autori esemplificativi di un'attitudine diffusa del fare arte oggi, riconducibile a un sottrarsi, a un resistere a codificazioni identitarie. Michele D'Aurizio con "Ehi, voi!" propone la ritrattistica come linguaggio tramite cui attraversare le vicende più recenti della nostra arte, per la sua capacità di esprimere una commistione tra sfera individuale e sfera sociale. Luigi Fassi con "La democrazia in America" invita ad approfondire alcuni aspetti della storia dell'Italia contemporanea attraverso una rilettura del pensiero di Tocqueville. Simone Frangi in "Orestiade italiana" volge lo sguardo al rapporto del nostro Paese con il suo passato colonialista, partendo dal film di Pier Paolo Pasolini "Appunti per un'Orestiade africana" del 1970. Luca Lo Pinto in "Ad occhi chiusi gli occhi sono straordinariamente aperti" sonda i temi del tempo, dell'identità, della memoria, letti in continua metamorfosi all'interno della relazione tra il singolo e la collettività. Matteo Lucchetti in "De rerum rurale" pone al centro dell'attenzione la ruralità come spazio reale e speculativo nel quale descrivere e reimmaginare il sistema di relazioni tra ambiente naturale e antropizzato, anche nella sua profondità storica. Marta Papini in "Lo stato delle cose" propone un impianto in progress nel quale la rotazione di artisti molto diversi instaura uno spazio dialettico tra le singole ricerche e tra queste e il pubblico. Cristiana Perrella in "La seconda volta" individua un nucleo di autori accomunati da un interesse per l'uso di materiali densi di storie già vissute che reinterpretano in insospettabili combinazioni, secondo una poetica della trasformazione. Domenico Quaranta con "Cyphoria" analizza l'impatto dei media digitali su vari aspetti della vita, dell'esperienza, dell'immaginazione e del racconto. Denis Viva in "Periferiche" individua nel policentrismo un'originale condizione strutturale del nostro territorio che permea anche la nostra cultura visiva.
catalogo
  • AA.VV.,16a Quadriennale d'arte. Altri tempi, altri miti, NERO, 2016, Il catalogo stato stampato in due edizioni, italiana e inglese, ed corredato da un'appendice fotografica bilingue che documenta, oltre gli allestimenti delle sale, il programma di performance ed eventi che ha accompagnato la mostra durante la sua intera durata.
documenti collegati
premiati
artisti partecipanti